martedì 27 novembre 2012

gioie o dolori?

Buonasera a tutti.
Mi sono seduto qui ora davanti al computer, senza l'intenzione di scrivere un post, ed invece eccomi qui a"spippolare" su questa tastiera.
In effetti non ho un argomento definito di cui parlare, ma se mi giro un pò intorno, mi accorgo che ce ne sono a bizzeffe . . .
Per esempio: la lezione dei nostri figli.
Ho teso l'orecchio proprio ora ed ho sentito la Pina che diceva alla Meli come si chiamano il bianco ed il rosso dell'uovo, ed ho avuto l'ispirazione!
La lezione dei nostri figli!


Chi di voi non ha avuto a che fare con quest'impegno onerosissimo che giornalmente ci troviamo ad affrontare? Chi più chi meno, credo un pò tutti no? Allora sarete solidali con me nel dire che, al giorno d'oggi, la lezione dei nostri figli equivale a prendere una laurea per noi genitori! 
Si perchè nulla è più com'era quando noi eravamo piccoli, a cominciare dalla maestra! Ora ce ne sono tre per ogni classe, almeno le mie figlie ne hanno tre! Vanno a scuola con degli zaini che farebbero spavento a qualsiasi sherpa del Tibet, pesi in una maniera spropositata, e se gli dici qualcosa, ti apostrofano così: "è la maestra che vuole tutti i quaderni!". . . ma ce ne sono ben tre! ed allora? finisce che hanno più quaderni loro in cartella che Paola in cartoleria! 
Ma il più bello viene quando ti metti alla scrivania con la bimba piccola per farle fare la lezione! 


Si comincia con "ho sete!", proseguendo per "devo appuntare le matite!" tampinato da "non ho l'appuntino!"; loro (i figli) sono belli serafici, mentre tu . . . TU SEI UNA BESTIA! Già perchè vedi una valanga di tempo buttato via, che potresti dedicare a quel cavolo che vuoi tu ed invece sei lì che ripeti "forza!" "su!" "oddai Melissa!" e questa che, ripeto, bella serafica, dice che 1-1 fa . . . UNO! Come UNO! Allora ricorri al mantra del buon padre, ti ripeti che se gli stacchi la testa, poi non sai dove metterla! Fai un bel respiro facendo scorrere le mani dall'alto verso il basso, come ti ha detto il neuropsichiatra, e pazientemente metti due oggettini davanti alla sciagurata e dici: "amore se ho questi due oggetti e uno leva l'altro, cosa ci rimane sulla scrivania?" Lei, sbattendo le ciglia e facendo spallucce, ti dice "zero babbo!", mentre te pensi che forse hai trovato il posto dove mettere la sua testa!!
Naturalmente si scherza, ma è veramente difficile aiutare i figli a fare la lezione, anche perchè è cambiato tutto, ma proprio tutto, come dicevo all'inizio. E non so se in meglio!
Alzi la mano chi non si è trovato in difficoltà quando ha dovuto affrontare le divisioni con la virgola dei propri figli! Un incubo! Menomale che loro hanno un cervello molto più elastico e fresco! 
Comunque anche questo fa parte delle "gioie" di essere genitori, e quando dico gioie lo dico sul serio!



DRILLO 

sabato 24 novembre 2012

poche parole

Questo post sarà di poche parole ... perché poche parole servono a ricordare qualcosa. Non so nemmeno perché mi va di scriverlo. 

Proprio stamani ho letto questo pensiero riportato da Saturnino Celani che dice:

La condivisione si trova nello stato di coscienza
La vera condivisione include anche lo stato di coscienza oltre all'azione.
La domanda è: perché condividi? 
Molte volte condividiamo con gli altri perché vogliamo qualcosa da loro; forse la loro approvazione o vogliamo essere visti come brave persone. 
Tuttavia, quando cominciamo a condividere in modo più incondizionato con la giusta coscienza, si aprono porte dove non credevamo ce ne fossero. 
Più riusciamo a condividere senza secondi fini o senza volere qualcosa in cambio, più ci connettiamo con la Luce e diventiamo esseri di pura condivisione.
(Yehuda Berg)

Insomma, lo condivido perché mi va.

Domani sarà già un anno che "lei" non c'è più ed io, da un anno, la cerco ovunque. A volte mi sembra di incontrarla, quando faccio quello che mi ha insegnato, a volte mi sembra di parlarle davvero e allora credo che si sia aperto un canale. 
Chi ha avuto la fortuna di crescere con una nonna ha davvero una vita più ricca. 


Chissà, forse dovrei smetterla di cercarti nonna, perché in fin dei conti sei già qui.

venerdì 16 novembre 2012

2 risate

Il fatto che Gliulivelli abbiano deciso di praticare l'allegria nella loro vita familiare, non vuole assolutamente dire che non conoscano problemi, crisi, difficoltà e preoccupazioni come tutti. Affrontare tutto ciò con ironia spesso non è tanto una scelta spontanea quanto un'aspirazione e una ricerca. 
Così, oggi, in barba alle preoccupazioni della giornata, condivido con voi questi due video di Melissetta che mi fanno veramente morire da ridere, sperando che diano a voi la stessa carica che danno a me. 

Evviva i bimbi! la nostra gioia e il nostro futuro!











martedì 13 novembre 2012

sorpresina

Ieri, in seguito ad un'allerta meteo e con immenso dispiacere dei bimbi, alcune scuole elbane sono rimaste chiuse. Siccome non avevamo nonni a disposizione mi sono portata le bimbe a lavoro. Loro ci vengono sempre volentieri ed io quando possibile le porto perché è un ambiente che di sicuro giova alla loro crescita mentale: il contatto con la diversità fa vedere le cose secondo un'ottica più varia ma, a parte tutto il risvolto "empatico", veniamo al dunque. 
Stamani arrivata a lavoro ho trovato una sorpresina che mi ha illuminato la giornata. La mia routine quotidiana prevede che appena arrivo al Centro vado a farmi un caffè (abbiamo una di quelle macchinette con le cialde) così anche stamani vado nello spogliatoio, apro il mio armadietto, tuffo la mano nel sacchettino dove tengo le capsule del caffè e ... ops, è caduto un foglietto ...  


Quante volte i nostri bimbi  ci sorprendono con un disegno o un "abbriccico" di collage fatto da loro? Quante volte sorprendiamo noi loro con qualcosa di simile? Mhm ... troppo spesso perdiamo di vista le cose più semplici ... forse non sarebbe una brutta idea fare altrettanto ...

sabato 27 ottobre 2012

lo smalto!

Sono le 5 di pomeriggio di sabato, Caterina è appena tornata dal catechismo, Melissa è rimasta a Marina di Campo dai nonni Pieri e stasera abbiamo un'uscita con gli amici. Premesso che la Cate stasera rimarrà a cena e a dormire dal suo amico del cuore Tommaso, e questo per noi padri è già fonte di stress, il VERO stress comincia ora, perchè c'è la scelta del vestiario insieme al modo di "mettersi" al meglio! Ed allora cosa succede? Ecco che la Pina se ne esce con: "Amore mi metto lo smalto!" E questo è l'inizio di un periodo cupo per noi mariti! Tutto comincia con un'innocua slimatura delle unghie, e fin qui tutto bene. Ma è proprio a questo punto che si apre il baratro!! Dal momento che mettono la prima "pennellata" di smalto sull'unghia è un susseguirsi di "attento" " non vedi che mi sto mettendo lo SMALTO?" "amore non possooo" ed allora via con "amore mi fai questo", "amore mi prendi quello", mentre loro se ne vanno in giro per la casa come delle possedute con le mani aperte e per aria, nemmeno dovessero invocare l'intercessione del Divino  per far asciugare nel modo migliore LO SMALTO! Se poi disgraziatamente le "intoppate" e succede qualcosa al loro SMALTO, sappiate che questo può essere motivo di annullamento del matrimonio alla Sacra Rota! 
Però una cosa va detta: le mani curate e smaltate delle nostre mogli, sono proprio belle, danno un chè di pulito e di cura, appunto, della persona nel complesso.



Quindi ora che lo SMALTO si è asciugato, si apre la seconda fase: la scelta del vestito!  Ma questa diventa una passeggiata per noi mariti, perchè ormai siamo temprati dalla prova di sopravvivenza appena passata!


DRILLO

sabato 13 ottobre 2012

Ho scelto di ...

Vediamo se, con poche secche parole riesco a esprimere quello che ho dentro, in risposta alle "chiacchiere". 
Una canzone di Jovanotti, "Le tasche piene di sassi" dice: 

MORMORA, LA GENTE MORMORA, FALLA TACERE PRATICANDO L'ALLEGRIA

Ecco, questa è la mia scelta. Come nel video di J. ognuno di noi è solo, su un palcoscenico, il buio intorno a sé, un riflettore puntato contro. Ognuno ha le sue tasche piene di sassi, ognuno conosce i passi che hanno fatto le proprie scarpe. 
Io, sotto il mio riflettore, ho scelto di praticare l'allegria. Punto. 


Pina

giovedì 11 ottobre 2012

et voilà!

Questa era la copertina del 1° numero
Nel post perché siamo qui vi avevo raccontato che questo "blogghetto familiare" è nato per fare pratica su "come si fa un blog con Blogger". Ebbene, finalmente ce l'ho fatta ed ho dato vita al tanto sospirato COSE DI CASA DEL DUCA
Non mi sembra vero . . . in questi giorni ho lavorato al Centro in condizioni disperate perché la connessione ad internet al pc che uso io nel mio laboratorio è sparita per cui abbiamo dovuto "attrezzarci" di chiavetta internet della mia collega-amica Martina (perché delle nostre 2, una non funziona e l'altra è stata persa da Cate). Ma questa chiavetta è un po' difettosa per cui ha bisogno di essere "zeppata" a dovere e non deve essere più toccata . . . non vi dico le volte che invece la linea è saltata! Che nervi!
Comunque ormai il più è fatto e il BLOG è finalmente operativo. Riporta fedelmente il giornalino mensile con cui comunichiamo con le famiglie dei nostri ospiti ed io sono convinta che molte altre persone possano interessarsi a come
si può vivere diversamente la diversità.

ecco il link a: Cose di Casa del Duca
spero che abbiate voglia di leggerci!

martedì 9 ottobre 2012

il giorno fortunato


Venerdì scorso siamo partiti baldanzosi alla volta di Livorno. Il programma era di dormire a casa a Livorno appunto, la mattina seguente (sabato) andare a Genova al Salone Nautico, tornare a Livorno e la domenica mattina andare a Villa Fabbricotti a pattinare (le ragazze), mentre la Pina sarebbe stata impegnata nel suo sport preferito: passare il folletto!
Arriviamo puntuali alle 21,00 al ristorante "In Piazzetta" ad Antignano, e fin qui tutto bene. Mangiamo ottimamente, ma ad un certo punto la Meli se ne esce che le "PRUDE" il petto e comincia a grattarsi uso suo! Riusciamo a distrarla e finiamo la cena. Arrivati a casa la spogliamo e scopriamo che è tutta rossa davanti, dalle "puppine" in giù! Naturalmente non abbiamo niente dietro: né un  antistaminico seppur blando, o magari un pò di acqua virginiana; quindi ci affidiamo alla sorte, come tutti i genitori responsabili, ed andiamo a dormire.

mercoledì 3 ottobre 2012

il quartetto

Qualche giorno fa Melissetta mi ha fatto vedere un disegno che aveva fatto a scuola sui 4 membri della sua famiglia. Quel disegno mi è piaciuto particolarmente e così l'ho fotografato per metterlo sul blog. A quel punto ho chiesto a Cate se le andava di scrivere qualcosa su di noi e così è nato questo post. Ve lo "taglio e incollo" direttamente dalla chiavetta usb di Cate, se c'è qualche errore, lo lascio. E' molto strano vedere l'idea che una bimba di quasi 10 anni ha della sua famiglia! Forse dovremo prendere nota di qualcosa. Ecco qui: 
 
Ciao io sono Caterina, la figlia maggiore.
Be oggi vi parlerò della mia famiglia, incominciando da babbo Andrea : si sveglia, la mattina, prima di tutti e ovviamente appena è pronto fa i cavoli suoi però è quello che rientra a casa più tardi.
Poi è la volta di mamma Pina : è la padrona di casa e vuole cambiare posto alle cose per esempio all’ armadio, ecc…
E ovviamente è quella che ci sgrida quando facciamo delle cose che non dobbiamo fare.
Io, come ho detto all’inizio, sono la figlia maggiore: amo disegnare abiti però mi scoccia poi colorarli. Sono considerata la più bella, ma appena mia sorella Melissa mi sente si ingelosisce.
Mia sorella Melissa è quella gelosa e tonta: la sua amica Sara gli ha insegnato queste cose ed è gelosa perché quando io devo avere qualcosa lo vuole anche lei.
Questa è la mia famiglia, ci si rivedrà? Penso di sì.
Baci
Caterina Ulivelli.

... e questo è il disegno di Meli

martedì 2 ottobre 2012

Il mio regno

Il mio regno: non poteva essere altro titolo, perchè questo è davvero il mio regno. Questa è la casa dove ho vissuto con la mia famiglia fino a 14 anni, prima che i miei genitori si costruissero la "villa". Questa è proprio "la mia casa" ed appena la vita me lo ha reso possibile, sono tornata ad abitarla. 
E' un appartamento, un centinaio di metri quadrati distribuiti secondo i parametri tipici degli anni '60: corridoio e stanze di qua e di là. Anche se è un semplice appartamento, da quassù è tutto un mondo a sé per via di questo immenso blu che ci troviamo davanti alle finestre:  



venerdì 28 settembre 2012

bizzarrie familiari

Per tante situazioni, anche noi come voi, siamo una squadra normale.
Ma ce n'è una, però, nella quale non lo siamo . . . tanto "normali"!
Succede ormai sempre più spesso, che durante i pasti, quando siamo tutti a tavola e stiamo mangiando beatamente quello che mamma Pina ha cucinato con tanto amore, ecco che uno dice una cosa e . . . scatta l'applauso! 

Si avete capito bene: l'applauso!

L'approvazione con il battito di mani può riguardare qualsiasi cosa: per esempio da quello che si sta mangiando, appunto.
L'altra sera la Pina ha cucinato per le bimbe una cosa anche molto carina da vedersi, oltre che buona naturalmente!


cuore di mamma!

giovedì 27 settembre 2012

cibo è amore

Ogni famiglia dà al cibo un significato differente: c'è chi mangia per sopravvivere, c'è chi lo fa per un piacere quasi sublime. Nella mia famiglia, e mi riferisco  soprattutto a quella d'origine, il cibo è da sempre sinonimo di "amore". Le donne di casa mia, sia casalinghe che lavoratrici, non ci hanno coccolato con le parole o con i gesti, ma viziandoci a tavola. La mia mamma è una campionessa in tutto questo ed è il mio modello per eccellenza, insieme alla mia nonna Checca che purtroppo non c'è più. In casa nostra, non c'è niente da fare, si ama a pancia piena. E fortunatamente ogni occasione è buona per cercare nuove ricettine, prendere spunti particolari, acquisire nuove abilità culinarie.  Noi "giovani" di casa, cioè io e mia mamma, abbiamo poi una passione sfegatata per la cucina etnica, possibilmente consumata sul luogo!
 
Questa semplice ricetta arriva proprio da molto lontano: dal Perù. E' arrivata a casa nostra presumo in seguito ad un viaggio dei miei genitori fatto in Perù 30 anni fa, ed è ormai perfettamente integrata nel nostro ricettario di famiglia; è la SALSA HUANCAINA (Huancayo è una città del Perù). Si tratta di una salsa a base di formaggio, solitamente servita con patate bollite, uova sode e olive nere. In realtà noi spesso usiamo solo la salsa accompagnata da banalissime tortillas o patatine per l'aperitivo.

Gli ingredienti sono:
  • 2 peperoncini
  • un quarto di bicchiere d'olio (noi usiamo l'extravergine d'oliva)
  • 250 gr. di formaggio tipo baccellone o primosale (mamma a volte usa il caprino - a me non piace)
  • panna q.b.
  • sale
Si frullano i peperoncini con l'olio, si aggiunge il formaggio e si continua a frullare, si aggiusta poi con la panna per raggiungere una consistenza cremosa. Così:


  
vediamola meglio:




lunedì 24 settembre 2012

ecco . . . ora ve lo dico!

Ricordate che ieri dicevo che quella di oggi sarebbe stata una giornatina niente male?

Ebbene devo dire che la Piera si è comportata bene, anzi meglio di quello che speravo! Le ho detto solamente una volta "ti scendo qui e ti lascio sul colonnino" alla prima volta che mi ha detto "stai attento", visto che era seduta vicino a me sul sedile del passeggero!

Comunque alla Meli hanno detto che dovrà portare la benda per altri 6 mesi dopodichè speriamo che Marchino Nardi (il professore di Pisa) gliela levi! E' stata proprio brava la mia bimbina; ha letto tutte le "forchettine" e si è fatta visitare senza problemi, pur essendo abbastanza eccitata. E' stata così brava che al "coppone" delle


 


le abbiamo comprato un pezzo della città dei criceti . . . credendo che dentro ci fosse anche il criceto suddetto! Ed invece quando ha aperto la confezione, la tapina non ha trovato "l'animale", ed ha cominciato ad arrabbiarsi dicendo che era ingiusto "fregare" così una bambina, che non lo dovevano fare etc. etc. Alchè ho ritenuto opportuno tornare al "coppone" e comprare anche il ratto!!

Tutto sommato, dunque, è stata una bella giornata passata con i Pieri, i quali, fortunatamente, non hanno lesinato con il portafoglio!!

Vi saluto.

domenica 23 settembre 2012

primo giorno d'autunno

Oggi domenica 23 settembre 2012, primo giorno di autunno . . . e qui a Marina di Campo si vede bene!!

C'è una cappa di nuvole grigie che ti sembra di averle tutte nella testa. Ma comunque il Drillo stamani si è tagliato tutta l'erba del "giardino" di casa marina . . . giardino . . . più un campo incolto, ma con l'erba tagliata fa la sua porca figura!

il trattorino tosaerba di Piero


nuove cose

E' domenica mattina, ed è una brutta domenica mattina: è scirocco e qui quando è questo tipo di vento proprio non si sta bene. Siamo tutti più nervosi, agitati, siamo come il mare in questo versante dell'isola. Ma stamani non è lo scirocco a farmi star male. Domani al Centro inizieremo un nuovo inserimento. "Situazione" difficile, che ha comportato tanta preparazione, riorganizzazione, nuove collaborazioni. Tutta la squadra-Centro ha lavorato per questo nuovo ingresso ma domani tocca a me, in prima persona, accogliere questa giovane donna fra noi. Ci hanno raccontato un sacco di cose su di lei, sul suo autismo, sulle sue altre difficoltà. Abbiamo incontrato Lei, la sua famiglia, le sue insegnanti di sostegno, le assistenti sociali, il neuropsichiatra. Abbiamo fatto un incontro di formazione specifica. Ma io ho voluto solo ascoltare e apprendere senza farmi pregiudizi. Ma ora ci siamo, siamo arrivati al "giorno prima di . . ." e sono invasa dalla preoccupazione. Ogni nuova sfida ci mette pensiero; ma questa non è una sfida, non ci saranno né vincitori né vinti, ma c'è una "persona" con caratteristiche ed esigenze più complesse di altri, alla quale offrirsi in modo differente. E poi ci sono tutti gli "altri" da frenare e contenere, perché vorranno conoscere, farsi conoscere, interagire con lei, accoglierla nel loro mondo. Stamattina ho sentito il desiderio di scrivere tutto questo perché scrivendo, così come parlandone, riesco sempre ad individuare qual'è il "problema". Ed è proprio scrivendo che stamani ho capito questo: il "problema" non c'è!

Pina

venerdì 21 settembre 2012

Pina

E' il mio turno ... dovrei presentarmi. Dunque: Mi chiamo Barbara, piacere! Alcuni amici mi chiamano Pina, molti conoscenti pensano perfino che sia il mio vero nome; in realtà è un nomignolo che mi porto dietro dalla mia "prima vita" e ci sono parecchio affezionata, per cui . . . chiamatemi come preferite.  Drillo si è presentato secondo i canoni classici, io ho pensato di farlo in altro modo. D'altra parte quello che sono, che faccio e che rappresento nella "squadra" lo leggerete via via che pubblicheremo post, così ho pensato di riportare qui di seguito un articolino che avevo scritto un anno fa per il Centro dove lavoro (ve ne ho parlato nel post perché siamo qui). Quello che sono, con le mie passioni e le mie caratteristiche, per me è scritto lì, in quell'articolo che è nato come interpretazione di un'esperienza fatta al Centro di Casa del Duca e si intitola "Il Mio Inferno". L'inferno a cui mi riferisco è quello di

martedì 18 settembre 2012

più di un segnalibro

Prima di tutto vorrei premettere che a me le cose bell'e pronte non piacciono. A me piace creare, vedere una cosa nascere pian piano,  partendo da un'idea generale e un po' abbozzata e lasciando spazio via via alla fantasia e alla creatività del momento. Per esempio per i vari compleanni delle "creature" abbiamo sempre ideato e stampato i biglietti d'invito da soli, pensandoli e perfezionandoli con la collaborazione di tutta la squadra. Magari le bimbe avrebbero preferito un banalissimo biglietto d'invito di quelli che si comprano in cartoleria con le varie Winx, Hello Kitty, Principesse Disney, High School Musical o quant'altro possa venirci a mente a seconda delle varie fasi della loro vita . . . non lo so, mi è rimasto questo dubbio; fatto sta che invece ce li siamo sempre fatti da soli utilizzando tra l'altro un programma più che obsoleto (Publisher - di Office) ma che ormai conosco come le mie tasche e con il quale faccio veramente di tutto. Anzi, già che ci sono ve ne faccio vedere qualcuno (con i numeri di telefono "criptati"!) 

sabato 8 settembre 2012

Eccomi qua!

Ohhh! finalmente la Pina ha lasciato libero il computer!

Ciao a tutti, sono Drillo oppure Andre, come preferite. Sono il membro numero uno de Gliulivelli . . . anzi sono il solo "membro" degli Ulivelli . . . visto che il resto della famiglia è composto da femmine! Aspetto con ansia l'arrivo di un paio di generi, così da poter dividere questa "incombenza"!

Ho la "veneranda" età di 49 anni (non ancora compiuti), ma tale età non ha portato con se anche la saggezza, come ci si aspetterebbe! Si perchè a tutt'oggi mi sento un ragazzino, con tutte le aspettative dei ragazzini. Però ho avuto la fortuna di trovare sulla mia strada la fantastica donna della mia vita che è la Pina, che mi ha fatto diventare un ometto!

Lavoro in un piccolo cantiere nautico a Portoferraio che si chiama Marine Service e ci lavoro da 10 anni. Prima facevo, udite udite, il gelataio! Vi chiederete . . ."ma . . .!?!"  Ebbene è andata così:



venerdì 7 settembre 2012

Soupe de Poisson e altre passioni

Proprio non vedevo l'ora di parlarvi di un piatto per me molto speciale, non perché penso che possa piacere a tutti o che sia di facile realizzazione, ma solo perché "parla di noi" e coinvolge in qualche modo tutta la squadra. Eccolo qui, è la mia 

Soupe de Poisson à la Provençal

e queste sono le passioni che ci legano a questo piatto. Ve le elenco: 

  • la Provenza. Io e Drillo diverse volte siamo andati in Provenza e dintorni a fare i fidanzati ma in realtà abbiamo assaggiato per la prima volta la Soupe de Poisson . . . all'Elba! Una sera, a casa di amici, ci venne infatti proposta questa zuppa di pesce comprata in Corsica e servita con la sua salsina Rouille, con i crostini e il groviera grattugiato. I nostri amici sanno bene che a tavola apprezziamo sempre novità ed esperimenti ed infatti, anche quella volta, andò così. Altre volte abbiamo poi potuto mangiare la soupe in questione "in loco" e, giuro, è uguale a quella che faccio io! Se avete in programma un giretto in Provenza, suggeriamo la zona del LUBERON con una visitina speciale alla cittadina di Isle sur la Sorgue

sabato 1 settembre 2012

perché siamo qui

Perché siamo qui? La verità è che Gliulivelli sono qui perché io, Pina, dovevo studiare. Mi sono messa in testa di mettere su un blog per il Centro dove lavoro da 14 anni come educatrice e siccome ho un impiego part-time, nelle mie 22 ore settimanali non posso permettermi di sottrarre tempo e attenzione ai miei "ragazzi" per capire come funziona un blog. Sì, perché i miei "ragazzi" di attenzione e tempo ne hanno bisogno parecchio e noi siamo lì ogni giorno per quello. Lavoro in un Centro di socializzazione per disabili o diversamente abili o handicappati o diversi o come caspita pare a voi. In questi anni ho imparato che non fa differenza come li chiamiamo, quello è un problema di chi si ferma solo davanti ad un termine. E' invece importante il RISPETTO che abbiamo di loro e delle loro caratteristiche, che poi altro non è che il rispetto che abbiamo per "l'altro" in generale, chiunque esso sia. E' per questo che io solitamente quando parlo del nostro Centro uso il termine NOIALTRI, un termine che si riferisce a "noi" operatori e "loro" utenti insieme e significa inclusione, partecipazione, un gruppo, una famiglia, dove le abilità di ognuno contribuiscono a creare il benessere dell'altro. Al Centro ho "lottato" per diverso tempo per avere una finestra sul mondo almeno con un profilo su facebook e, alla fine, un anno fa, ce l'ho fatta: eccoci qui: 



chiedeteci l'amicizia se vi fa piacere! Ora comunque i tempi sono maturi per arricchire il web dei "nostri Contenuti". Il blog nascerà al più presto e si chiamerà Cose di Casa del Duca, come il nostro giornalino mensile. Tornando a noi, invece, già che devo studiare, metto su un bloggetto familiare così, intanto che faccio pratica, condivido le strategie che abbiamo messo in pratica noi, gli Ulivelli, per viverci una degna vita! Stay tuned! 




questo è il loghetto del centro, 
con lo strano omino
e la sua girandola di uccellini
simbolo della libertà
che ognuno sente dentro di sé 

martedì 28 agosto 2012

pasta d'estate

Intraprendere la strada del blog in effetti credevo fosse più facile. Mi piace un sacco "piantarmi" davanti al monitor del pc per imparare a fare cose nuove, ma in questo caso vorrei aver già imparato tutti i trucchi del mestiere e pubblicato un centinaio di post alla velocità della luce . . . Vabbé, d'altra parte arrivo ora e da qualche parte devo iniziare. Pazienza. 

Allora, Gliulivelli sono grandi amanti della pasta e qui di seguito vi descrivo due ricettine sbrigative che sono accomunate da questo: la pasta è calda ma il sugo è freddo. Quindi non sono paste "fredde" ma "fresche"! 

La prima è un classico della cucina de Gliulivelli ed è stata "battezzata" dalle ragazze di casa: Pasta alla Primavera (non si sa perché) Questi gli ingredienti, in dosi e proporzioni a piacere:
pomodori freschi, olive nere, capperi, pasta d'acciughe, origano secco, scaglie di parmigiano  

spaghetti alla Primavera


La seconda è un pochino più ricca e può servire per riciclare delle zucchine trifolate avanzate, in più c'è: tonno, pomodoro fresco, uovo sodo sbriciolato ed erbette di provenza o origano.

fusilli di "riciclo"

Come ho già anticipato, il condimento può essere preparato in anticipo. La pasta invece deve essere appena scolata e versata sopra il sugo ancora fumante, in modo che i vari sapori possano dare il meglio di sé. Io aggiungo un buon olio extravergine d'oliva solo a questo punto.

lunedì 27 agosto 2012

Ode alla zucchina

L'estate è sicuramente la stagione delle zucchine. Chiunque abbia un briciolo di orticello o un conoscente che lo possieda, sa che la sua dispensa e il suo frigorifero si riempirà ben presto di freschissime zucchine di tante belle tonalità di verde. Noi, per esempio, abbiamo nonno Piero che è un fedele coltivatore di questa verdura che cresce veramente con poco - o almeno così dicono. Nonna Piera poi, siccome non ama particolarmente sperimentare cose nuove in cucina, annoiata dalle solite "zucche lesse" "zucche trifolate" "frittata di zucche" e "minestrone con le zucche" . . . ben volentieri cede le sue "zucche" a noi.  

Ecco un paio di modi semplici semplici di come, quest'estate, le ho cucinate io.

Zucchine fritte ai semi di sesamo

Ho semplicemente preso le mie belle zucchine, le ho fatte a fette, ho mescolato alla farina una manciata di semi di sesamo. Ho poi passato prima le mie fette di zucchina nell'uovo sbattuto e poi nella farina con i semi di sesamo.

pronte per l'infarinatura

Le ho quindi fritte nell'olio di semi bollente . . . e niente più. Quelle frittelline che si vedono nella foto qui sotto insieme alle zucchine sono invece un avanzo di "melanzane a funghetto", che avevo cotto la sera prima per farci una frittata e le ho unite ad un po' di pastella. Il composto è stato poi messo a friggere a cucchiaiate. Era tutto squisito. Giuro. D'altra parte a casa mia si dice che "fritta è buona anche una ciabatta"

A tutta dieta!


Zucchine al forno con cipolla di Tropea e origano fresco

Questa ricettina è decisamente più light ed è comunque molto gustosa. Il segreto è chiaramente negli ingredienti - freschissimi. Ho tagliato a tocchetti le mie solite zucchine, ho aggiunto un po' di cipolla di Tropea, anche quella dell'orto di nonno Piero, e completato tutto con abbondante origano fresco. Un bel giro d'olio extravergine d'oliva e via, in forno! Anzi, dimenticavo . . . Guardando meglio la foto mi è venuto a mente che avevo aggiunto anche qualche filettino di peperone friggitello . . . non male! 

per stare più leggeri

sabato 25 agosto 2012

storie di dettagli

La squadra ha la fortuna di avere una doppia sede . . . una estiva ed  una invernale. Visto che siamo in agosto la squadra sta scrivendo dalla sede "del mare", detta CASINAMARINA. 





Eccola lì che sbuca dal ramo di fico, anche se in primo piano c'è questa "staccionatina" nata da un delirio creativo estemporaneo di Drillo.

più in dettaglio:


Dicevamo; la Casinamarina è una piccola casa dedicata alla raccolta di "tutto ciò che è marino" con diverse soluzioni che a noi piacciono un sacco e, chissà, magari possono suggerire un'idea anche a voi.