venerdì 28 settembre 2012

bizzarrie familiari

Per tante situazioni, anche noi come voi, siamo una squadra normale.
Ma ce n'è una, però, nella quale non lo siamo . . . tanto "normali"!
Succede ormai sempre più spesso, che durante i pasti, quando siamo tutti a tavola e stiamo mangiando beatamente quello che mamma Pina ha cucinato con tanto amore, ecco che uno dice una cosa e . . . scatta l'applauso! 

Si avete capito bene: l'applauso!

L'approvazione con il battito di mani può riguardare qualsiasi cosa: per esempio da quello che si sta mangiando, appunto.
L'altra sera la Pina ha cucinato per le bimbe una cosa anche molto carina da vedersi, oltre che buona naturalmente!


cuore di mamma!

giovedì 27 settembre 2012

cibo è amore

Ogni famiglia dà al cibo un significato differente: c'è chi mangia per sopravvivere, c'è chi lo fa per un piacere quasi sublime. Nella mia famiglia, e mi riferisco  soprattutto a quella d'origine, il cibo è da sempre sinonimo di "amore". Le donne di casa mia, sia casalinghe che lavoratrici, non ci hanno coccolato con le parole o con i gesti, ma viziandoci a tavola. La mia mamma è una campionessa in tutto questo ed è il mio modello per eccellenza, insieme alla mia nonna Checca che purtroppo non c'è più. In casa nostra, non c'è niente da fare, si ama a pancia piena. E fortunatamente ogni occasione è buona per cercare nuove ricettine, prendere spunti particolari, acquisire nuove abilità culinarie.  Noi "giovani" di casa, cioè io e mia mamma, abbiamo poi una passione sfegatata per la cucina etnica, possibilmente consumata sul luogo!
 
Questa semplice ricetta arriva proprio da molto lontano: dal Perù. E' arrivata a casa nostra presumo in seguito ad un viaggio dei miei genitori fatto in Perù 30 anni fa, ed è ormai perfettamente integrata nel nostro ricettario di famiglia; è la SALSA HUANCAINA (Huancayo è una città del Perù). Si tratta di una salsa a base di formaggio, solitamente servita con patate bollite, uova sode e olive nere. In realtà noi spesso usiamo solo la salsa accompagnata da banalissime tortillas o patatine per l'aperitivo.

Gli ingredienti sono:
  • 2 peperoncini
  • un quarto di bicchiere d'olio (noi usiamo l'extravergine d'oliva)
  • 250 gr. di formaggio tipo baccellone o primosale (mamma a volte usa il caprino - a me non piace)
  • panna q.b.
  • sale
Si frullano i peperoncini con l'olio, si aggiunge il formaggio e si continua a frullare, si aggiusta poi con la panna per raggiungere una consistenza cremosa. Così:


  
vediamola meglio:




lunedì 24 settembre 2012

ecco . . . ora ve lo dico!

Ricordate che ieri dicevo che quella di oggi sarebbe stata una giornatina niente male?

Ebbene devo dire che la Piera si è comportata bene, anzi meglio di quello che speravo! Le ho detto solamente una volta "ti scendo qui e ti lascio sul colonnino" alla prima volta che mi ha detto "stai attento", visto che era seduta vicino a me sul sedile del passeggero!

Comunque alla Meli hanno detto che dovrà portare la benda per altri 6 mesi dopodichè speriamo che Marchino Nardi (il professore di Pisa) gliela levi! E' stata proprio brava la mia bimbina; ha letto tutte le "forchettine" e si è fatta visitare senza problemi, pur essendo abbastanza eccitata. E' stata così brava che al "coppone" delle


 


le abbiamo comprato un pezzo della città dei criceti . . . credendo che dentro ci fosse anche il criceto suddetto! Ed invece quando ha aperto la confezione, la tapina non ha trovato "l'animale", ed ha cominciato ad arrabbiarsi dicendo che era ingiusto "fregare" così una bambina, che non lo dovevano fare etc. etc. Alchè ho ritenuto opportuno tornare al "coppone" e comprare anche il ratto!!

Tutto sommato, dunque, è stata una bella giornata passata con i Pieri, i quali, fortunatamente, non hanno lesinato con il portafoglio!!

Vi saluto.

domenica 23 settembre 2012

primo giorno d'autunno

Oggi domenica 23 settembre 2012, primo giorno di autunno . . . e qui a Marina di Campo si vede bene!!

C'è una cappa di nuvole grigie che ti sembra di averle tutte nella testa. Ma comunque il Drillo stamani si è tagliato tutta l'erba del "giardino" di casa marina . . . giardino . . . più un campo incolto, ma con l'erba tagliata fa la sua porca figura!

il trattorino tosaerba di Piero


nuove cose

E' domenica mattina, ed è una brutta domenica mattina: è scirocco e qui quando è questo tipo di vento proprio non si sta bene. Siamo tutti più nervosi, agitati, siamo come il mare in questo versante dell'isola. Ma stamani non è lo scirocco a farmi star male. Domani al Centro inizieremo un nuovo inserimento. "Situazione" difficile, che ha comportato tanta preparazione, riorganizzazione, nuove collaborazioni. Tutta la squadra-Centro ha lavorato per questo nuovo ingresso ma domani tocca a me, in prima persona, accogliere questa giovane donna fra noi. Ci hanno raccontato un sacco di cose su di lei, sul suo autismo, sulle sue altre difficoltà. Abbiamo incontrato Lei, la sua famiglia, le sue insegnanti di sostegno, le assistenti sociali, il neuropsichiatra. Abbiamo fatto un incontro di formazione specifica. Ma io ho voluto solo ascoltare e apprendere senza farmi pregiudizi. Ma ora ci siamo, siamo arrivati al "giorno prima di . . ." e sono invasa dalla preoccupazione. Ogni nuova sfida ci mette pensiero; ma questa non è una sfida, non ci saranno né vincitori né vinti, ma c'è una "persona" con caratteristiche ed esigenze più complesse di altri, alla quale offrirsi in modo differente. E poi ci sono tutti gli "altri" da frenare e contenere, perché vorranno conoscere, farsi conoscere, interagire con lei, accoglierla nel loro mondo. Stamattina ho sentito il desiderio di scrivere tutto questo perché scrivendo, così come parlandone, riesco sempre ad individuare qual'è il "problema". Ed è proprio scrivendo che stamani ho capito questo: il "problema" non c'è!

Pina

venerdì 21 settembre 2012

Pina

E' il mio turno ... dovrei presentarmi. Dunque: Mi chiamo Barbara, piacere! Alcuni amici mi chiamano Pina, molti conoscenti pensano perfino che sia il mio vero nome; in realtà è un nomignolo che mi porto dietro dalla mia "prima vita" e ci sono parecchio affezionata, per cui . . . chiamatemi come preferite.  Drillo si è presentato secondo i canoni classici, io ho pensato di farlo in altro modo. D'altra parte quello che sono, che faccio e che rappresento nella "squadra" lo leggerete via via che pubblicheremo post, così ho pensato di riportare qui di seguito un articolino che avevo scritto un anno fa per il Centro dove lavoro (ve ne ho parlato nel post perché siamo qui). Quello che sono, con le mie passioni e le mie caratteristiche, per me è scritto lì, in quell'articolo che è nato come interpretazione di un'esperienza fatta al Centro di Casa del Duca e si intitola "Il Mio Inferno". L'inferno a cui mi riferisco è quello di

martedì 18 settembre 2012

più di un segnalibro

Prima di tutto vorrei premettere che a me le cose bell'e pronte non piacciono. A me piace creare, vedere una cosa nascere pian piano,  partendo da un'idea generale e un po' abbozzata e lasciando spazio via via alla fantasia e alla creatività del momento. Per esempio per i vari compleanni delle "creature" abbiamo sempre ideato e stampato i biglietti d'invito da soli, pensandoli e perfezionandoli con la collaborazione di tutta la squadra. Magari le bimbe avrebbero preferito un banalissimo biglietto d'invito di quelli che si comprano in cartoleria con le varie Winx, Hello Kitty, Principesse Disney, High School Musical o quant'altro possa venirci a mente a seconda delle varie fasi della loro vita . . . non lo so, mi è rimasto questo dubbio; fatto sta che invece ce li siamo sempre fatti da soli utilizzando tra l'altro un programma più che obsoleto (Publisher - di Office) ma che ormai conosco come le mie tasche e con il quale faccio veramente di tutto. Anzi, già che ci sono ve ne faccio vedere qualcuno (con i numeri di telefono "criptati"!) 

sabato 8 settembre 2012

Eccomi qua!

Ohhh! finalmente la Pina ha lasciato libero il computer!

Ciao a tutti, sono Drillo oppure Andre, come preferite. Sono il membro numero uno de Gliulivelli . . . anzi sono il solo "membro" degli Ulivelli . . . visto che il resto della famiglia è composto da femmine! Aspetto con ansia l'arrivo di un paio di generi, così da poter dividere questa "incombenza"!

Ho la "veneranda" età di 49 anni (non ancora compiuti), ma tale età non ha portato con se anche la saggezza, come ci si aspetterebbe! Si perchè a tutt'oggi mi sento un ragazzino, con tutte le aspettative dei ragazzini. Però ho avuto la fortuna di trovare sulla mia strada la fantastica donna della mia vita che è la Pina, che mi ha fatto diventare un ometto!

Lavoro in un piccolo cantiere nautico a Portoferraio che si chiama Marine Service e ci lavoro da 10 anni. Prima facevo, udite udite, il gelataio! Vi chiederete . . ."ma . . .!?!"  Ebbene è andata così:



venerdì 7 settembre 2012

Soupe de Poisson e altre passioni

Proprio non vedevo l'ora di parlarvi di un piatto per me molto speciale, non perché penso che possa piacere a tutti o che sia di facile realizzazione, ma solo perché "parla di noi" e coinvolge in qualche modo tutta la squadra. Eccolo qui, è la mia 

Soupe de Poisson à la Provençal

e queste sono le passioni che ci legano a questo piatto. Ve le elenco: 

  • la Provenza. Io e Drillo diverse volte siamo andati in Provenza e dintorni a fare i fidanzati ma in realtà abbiamo assaggiato per la prima volta la Soupe de Poisson . . . all'Elba! Una sera, a casa di amici, ci venne infatti proposta questa zuppa di pesce comprata in Corsica e servita con la sua salsina Rouille, con i crostini e il groviera grattugiato. I nostri amici sanno bene che a tavola apprezziamo sempre novità ed esperimenti ed infatti, anche quella volta, andò così. Altre volte abbiamo poi potuto mangiare la soupe in questione "in loco" e, giuro, è uguale a quella che faccio io! Se avete in programma un giretto in Provenza, suggeriamo la zona del LUBERON con una visitina speciale alla cittadina di Isle sur la Sorgue

sabato 1 settembre 2012

perché siamo qui

Perché siamo qui? La verità è che Gliulivelli sono qui perché io, Pina, dovevo studiare. Mi sono messa in testa di mettere su un blog per il Centro dove lavoro da 14 anni come educatrice e siccome ho un impiego part-time, nelle mie 22 ore settimanali non posso permettermi di sottrarre tempo e attenzione ai miei "ragazzi" per capire come funziona un blog. Sì, perché i miei "ragazzi" di attenzione e tempo ne hanno bisogno parecchio e noi siamo lì ogni giorno per quello. Lavoro in un Centro di socializzazione per disabili o diversamente abili o handicappati o diversi o come caspita pare a voi. In questi anni ho imparato che non fa differenza come li chiamiamo, quello è un problema di chi si ferma solo davanti ad un termine. E' invece importante il RISPETTO che abbiamo di loro e delle loro caratteristiche, che poi altro non è che il rispetto che abbiamo per "l'altro" in generale, chiunque esso sia. E' per questo che io solitamente quando parlo del nostro Centro uso il termine NOIALTRI, un termine che si riferisce a "noi" operatori e "loro" utenti insieme e significa inclusione, partecipazione, un gruppo, una famiglia, dove le abilità di ognuno contribuiscono a creare il benessere dell'altro. Al Centro ho "lottato" per diverso tempo per avere una finestra sul mondo almeno con un profilo su facebook e, alla fine, un anno fa, ce l'ho fatta: eccoci qui: 



chiedeteci l'amicizia se vi fa piacere! Ora comunque i tempi sono maturi per arricchire il web dei "nostri Contenuti". Il blog nascerà al più presto e si chiamerà Cose di Casa del Duca, come il nostro giornalino mensile. Tornando a noi, invece, già che devo studiare, metto su un bloggetto familiare così, intanto che faccio pratica, condivido le strategie che abbiamo messo in pratica noi, gli Ulivelli, per viverci una degna vita! Stay tuned! 




questo è il loghetto del centro, 
con lo strano omino
e la sua girandola di uccellini
simbolo della libertà
che ognuno sente dentro di sé